Un autogol del Nizza regala ai biancocelesti la qualificazione ed il primato. Autogol? E chi se ne frega, la Lazio si diploma prima della classe e stacca le compagne di gruppo con una lunghezza abissale centrando la qualificazione anzitempo.

 Una partita che forse non ha offerto un grande spettacolo o troppe emozioni, dominata interamente dai ragazzi di Inzaghi, ma povera di pathos da cardiopalma. La Lazio però sapeva di dover fare il minimo sindacale, anzi, sapeva che il minimo sindacale sarebbe bastato a centrare già adesso il pass per i sedicesimi.

Nona vittoria di fila contando il campionato, beh signori miei, si può anche stare che un match non sia proprio pirotecnico! 

Inzaghi l’ha vinta con le sue scelte, con la formazione che ha voluto, nonostante un pari sarebbe andato bene, mister Mone ha voluto vincere. Poco importa come la vittoria sia arrivata, i suoi ragazzi hanno cercato l’occasione, hanno dominato ed è anche giusto che per una volta la fortuna non si sia girata a guardare dall’altra parte.

DIFESA PERFETTA

De Vrij è uno dei senatori titolati della formazione biancoceleste, non stupisce una gara buona. Quello che invece è uscito dal guscio ed ha goduto di un’ottima intesa col compagno Orange, è Luiz Felipe. Il Ramos biancazzurro, lontano da quello solo “blancos” del Real, ha disputato, secondo me, un’ottima partita a livello individuale. Ha dimostrato di aver recepito lo spirito dello stesso Inzaghi e di saper fare il titolare! 

NANI

Devo essere sincera, l’uscita di Nani mi ha lasciata perplessa, ma non è mio compito discutere i cambi del mister. Il numero 7 è stato messo a coprire il ruolo di Luis Alberto, ma il problema, a mio parere, è stata proprio la presenza di Alberto. In troppi Galli a cantare non si fa mai giorno. Diciamo che il numero 7 era solito giocare da ala che si accentrava sino a vestire i panni del centravanti. E questo era il Nani dello United. Ora come ora, dopo l’infortunio pesante e quelli piccoli che lo hanno preceduto, il portoghese evidentemente nelle gambe non ha più la velocità, almeno per adesso, però diciamo che appena sfiora il pallone è magia! Bastano due tocchi per vedere il purosangue!

LUKAKU IL TRATTORE

Se cerchiamo uno da incoronare migliore in campo, io candido Jordan Lukaku. Veloce, fisico, imprendibile, è lui che ha fatto accendere l’Olimpico intero ed ha messo in subbuglio il Nizza.

La Lazio è salita in cattedra e non solo in campionato. Il percorso Europeo è ancora lungo, come quello in Serie A, troppo presto forse per immaginare cosa sarà, ma una cosa la diciamo: continuate così! 

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